Buongiorno e buon anno amiche Impertinenti!

Iniziamo il 2018 con il Review Party dedicato a una delle autrici italiane di romance contemporaneo più amate: Anna Premoli! Xania vi parlerà del suo ultimo romanzo, NON HO TEMPO PER AMARTI, in uscita proprio oggi per la Newton Compton.


Genere: Romance Contemporaneo
Casa editrice: Newton Compton
Data di Uscita: 4 Gennaio 2018
Prezzo:  7.50 - Ebook  5.99


Sinossi: Julie Morgan scrive romanzi d’amore ambientati nell’Ottocento. Di quell’epoca ama qualsiasi cosa: i vestiti lunghi, gli uomini eleganti, le storie romantiche che nascono grazie a un gioco di sguardi o al semplice sfiorarsi delle mani… L’unica cosa che salva del mondo di oggi è lo shopping online, che le permette di non mettere il naso fuori dal suo amatissimo e solitamente silenzioso appartamento. Almeno finché – proprio al piano di sopra – non arriva un misterioso inquilino: un ragazzo strano, molto giovane e vestito in un modo che a Julie fa storcere il naso. È davvero un bene che lei sia da sempre alla ricerca di un uomo d’altri tempi, perché il suo vicino, decisamente troppo moderno, potrebbe rivelarsi ben più simpatico di quanto avrebbe mai potuto sospettare…


Coinvolgente, romantico, divertente, poetico!

«Anna Premoli è capace di tuffare il genere del rosa nazionale in suggestioni internazionali e ben piantate nello spirito del nostro tempo.»
la Repubblica

«La nuova eroina della commedia romantica.»
Vanity Fair

«Fa subito scintille!»
Cosmopolitan

«Anna Premoli si muove senza incertezze né sussulti lungo i binari della favola.»
Corriere della Sera

Mi considero una lettrice onnivora. Dapprima usavo leggere i romanzi nella loro totalità, poi ho scoperto che, insomma, non cascava il mondo se nelle prime trenta pagine, trovando una trama completamente asettica, banale o stupida, chiudevo il libro e … avanti un altro. Nel caso del romanzo di Anna Premoli, NON HO TEMPO PER AMARTI, sono stata tentata di comportarmi in questo modo, ma è successo verso la fine del romanzo, quando ormai mancava solo un quarto della storia. Allora, sono andata avanti e ho concluso.

Il romanzo in questione è un romance, storia semplice e a volte bizzarra soprattutto nelle vesti della protagonista, scrittrice di romanzi storici, dall’abbigliamento alquanto infantile ma con una predilezione per l’accento anglosassone. E come la capisco. Il vero British accent ha un non so che di... torbido!!!!

La storia d’amore vede confrontarsi due generazioni – lei ha 36 anni, lui 25 – e lo scarto, lo dico con certezza, c’è! 
Scrive l’autrice:

<< Semplice, uomini e donne hanno tempi differenti. […]
non si sfugge alla differenza biologica>>

Parliamo di due mondi, due stili di vita che sulla carta sono molto distanti: due età in cui c’è chi ha già una famiglia e un lavoro stabile e dall’altro, invece, c’è chi ancora sta collezionando i tasselli per predisporre le basi del proprio futuro. Bene, in questo romanzo non c’è niente di tutto questo. O almeno sembrano invertite le parti. Terrence è una rockstar famosa, ricca e arrivata già alla tenera età di 25 anni mentre Julie sta uscendo fuori da una storia finita male e si deve reinventare. Quello che mi piace di questa storia è che i protagonisti non sono scontati come potremmo immaginarci: Julie, che è quella più grande di età, è più giovane nel comportamento, nelle paure, nello stile di vita mentre Terrence, che è il ‘bimbo’ della storia, affronta la vita con maggiore risolutezza e in modo adulto e serio visto che ha un trascorso familiare tormentato. Questo particolare aspetto del romanzo l’ho apprezzato ma mi è risultato indigesta la protagonista. Ho atteso per parecchie pagine che Julie si comportasse all’altezza della sua età, ossia, in maniera composta e seria ma mi ha deluso su tanti punti.

Il tema della storia è molto importante a mio parere. Le storie d’amore che nascono su differenze di età notevoli con i ruoli maschili/femminili invertiti sono sempre argomento di gossip, di derisione, di incomprensione quando, invece, noi che ormai viviamo le età negli ‘anta’ avanzati ormai dovremmo sapere che in amore, quello vero, non esistono distinzioni o voragini incolmabili di educazione.

Quindi, a parte la protagonista Julie, ciò che mi ha lasciato alquanto contrariata è il quartetto di amiche alla ‘Sex and the city’ e della vicina di casa, relativamente grottesca e ficcanaso. I romanzi di Anna Premoli sono tutti belli, anche quelli che non ho recensito, ma quest’ultimo è diverso dal suo premio Bancarella o da quelli precedenti. Lo trovo, come dire, troppo commerciale, rapido nella scrittura, per tutti i palati insomma. Non che noi lettrici della Premoli apparteniamo ad una classe di lettori differenziati, ma mi sembra di essere stata inserita in uno scaffale di acquisti rapidi e di essere stata declassata.

Personalmente non ho alcuna intenzione di demolire un mito o di rinnegare una scrittrice che annovero anche tra le mie scrittrici preferite sullo stesso ripiano della libreria di Elizabeth S. Phillips. Credo che possa anche esserci una storia che non mi piaccia, in fondo lo stile della Premoli, diretto e ironico, non manca. Per me questa volta c’è un tiepido plauso, la prossima volta sono sicura che raggiungeremo ancora una volta le vette del piacere! Aloha!




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