Buongiorno Impertinenti,
oggi vi parlo dell'ultimo romanzo della grandissima Susan Elizabeth Phillips, una delle regine del Romance, colei che ci ha fatto sognare ed emozionare grazie alla serie "Chicago Stars".
L'ultimo titolo pubblicato qui in Italia, grazie alla Leggereditore, è COSA HO FATTO PER AMORE, 5° capitolo della serie "Wynette Texas", una storia romantica e divertente, in pieno stile Phillips.

Genere: Romance Contemporaneo
Casa editrice: Leggereditore
Data di Uscita: 31 Agosto 2017
Prezzo: 14.90 - Ebook  4.99

Sinossi: Per Georgie York, un tempo la protagonista di una delle sitcom preferite dagli americani, è proprio un periodo no. La sua carriera cinematografica è in stallo e dover badare a suo padre la sta facendo letteralmente impazzire. Per di più, suo marito l'ha appena lasciata... Un bel danno d'immagine per una delle attrici più amate dal grande pubblico. In un momento del genere, andare a Las Vegas e imbattersi nel suo ex collega, il detestabile ma fascinoso Bramwell Shepard, sarebbe stata per chiunque la peggiore delle soluzioni. Ma Georgie non è una donna come le altre, la sua vita è uno straordinario e inestricabile groviglio di guai. Quando ai suoi però si aggiungono quelli di Bramwell Shepard, la situazione diventa a dir poco esplosiva, perché i destini dei due ex rivali sono più legati di quanto loro stessi avessero mai sospettato.


Serie "Wynette Texas"
#1. Un fiore nella polvere
#2. Lady Be Good
#3. Glitter baby
#4. First Lady
#5. COSA HO FATTO PER AMORE






La Signora del romance contemporaneo ha dato vita ad un'altra uscita della serie “Wynette Texas” dal titolo COSA HO FATTO PER AMORE, quinto volume della serie. Protagonisti sono un’amica di Meg, la famosa attrice Georgie York, e il suo partner in una famosa sitcom per giovani, il playboy poco affidabile Bram.


Georgie è una piccola stella di Hollywood. I paparazzi la seguono durante ogni uscita, la tempestano di domande che riguardano sia la sua vita professionale che non sta attraversando un periodo felice sia quella personale, che a quanto pare è altrettanto infelice a causa del divorzio. Georgie però non sembra padrona della sua vita: i ruoli da interpretare e gli uomini da frequentare non sono frutto di una sua scelta quindi si sente costretta ad interpretare un ruolo anche quando vive il suo quotidiano. 

Proprio nel momento in cui sente che sta toccando il fondo chiede aiuto a Bram, l’uomo che le ha rubato un pezzettino di sé, il collega con il quale ha raggiunto la fama, l’uomo che in ogni caso le è rimasto dentro e che le suscita un sentimento che va dall’odio all’amore. Bram ha una nomea poco raccomandabile: nel suo ambiente si è fatto terra bruciata ed è conosciuto come un dongiovanni molto disponibile.

Il loro incontro dopo tanto tempo avviene in un momento di crisi di entrambi anche se per diversi motivi. Infatti, entrambi sono costretti ad interpretare una parte per apparire quello che non sono, per difendersi dall’altro e dalle emozioni che scatenano in loro. Georgie ha bisogno di percorrere la sua strada in solitaria, deve recidere il ‘cordone ombelicale’ in famiglia e sul lavoro per dimostrare di saper camminare da sola. Il suo percorso è doloroso, anche se è più dolorosa la presa di coscienza di questo limbo in cui vive e le decisioni a cui arriva sembrano un calmante momentaneo perché il suo balsamo personale include anche Bram che è un pensiero indelebile ormai e lei vi si è avvinghiata come l’edera. Alla fine Georgie risorgerà dalle sue ceneri ma la strada da percorrere non le sarà agevolata. Bram, invece, è portatore di una maschera perenne. In pochi conoscono chi veramente è e cosa vuole dalla vita. Persino a Georgie preclude il suo vero Io come se tutto questo recitare facesse parte di un ruolo che serve ad entrambi.

La trama è ricca di colpi di scena, di punzecchiature e battibecchi. Ci sono una moltitudine di personaggi secondari fondamentali per l’evoluzione dei personaggi principali come Paul, padre di Georgie, che cresce e si sviluppa in seguito alle drastiche decisioni della figlia. Irriverente ma tanto simpatico è anche Chaz, la giovane governante di Bram, donna dal passato difficile già all’età di vent’anni che metterà un po’ di brio a molte scene che appaiono piatte e lente.

Susan Elizabeth Phillips di certo non ha bisogno di essere elogiata oltre perché non ha eguali nel suo genere ma questa volta non sono stata travolta come in passato. Per me la storia è decollata dopo circa duecento pagine. La concentrazione della prima parte del testo su Bram e Georgie mi ha stancato parecchio perché è stato noioso e lento. Dopo si sono susseguiti tutta una serie di eventi e storie secondarie che hanno vivacizzato la lettura e l’hanno resa dinamica e come al solito vincente. 

Quello che però si percepisce per tutto il romanzo è l’attenzione ai sentimenti umani, la ricerca del rispetto, l’enfasi sulla necessità degli esseri umani di sentirsi parte di un tutto perché essere da soli è triste.

Da leggere, senza timore!

 . .
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