Buon sabato amici lettori!

Oggi vi parleremo di TEACH ME, romanzo d'esordio di Margherita Fray edito Delrai Edizioni.
Sia Xania che Giulia lo hanno letto e, visto le loro opinioni nettamente contrastanti, abbiamo pensato di presentarvi una doppia recensione per questo romance.

Genere: Romance
Casa editrice: Delrai Edizioni
Data di Uscita: 15 Aprile 2017
Prezzo: € 12.00 - Ebook € 2.99

Sinossi: Morgan Williams non crede ai suoi occhi quando vede entrare in aula un nuovo professore di Letteratura Inglese al posto della sua adorata Mrs. Tutcher. Chi è? E perché ha osato sostituire la sua professoressa adorata? Non importa quanto lui sia sexy, bellissimo, assolutamente attraente e persino intelligente, lei non proverà mai simpatia per uno del genere, che potrebbe di certo fare il modello, ma non l’insegnante. Cameron Wilde ha gli occhi più azzurri che Morgan abbia mai visto, recita Shakespeare a memoria, lui sa scherzare con gli alunni, sa essere insolente con classe, e si rivela più capace di quanto lei si aspettasse, perché Cameron Wilde è speciale e si avvicina pericolosamente al suo uomo ideale, ma è un professore, il “suo” professore, e una ragazza all’ultimo anno di superiori non può innamorarsi di un docente. Questo non è possibile. 

Un amore nato tra i banchi di scuola in situazioni imbarazzanti e divertenti, dove sono le emozioni che travolgono e non lasciano scampo, anche se proibite. Non si può imbrigliare un sentimento, per quanto questo faccia male e sembri impossibile.

«Dove c’è tanto odio, c’è tanto amore» sparo, non troppo convinta che possa essere definita un’argomentazione e figurarsi una risposta.
Mi fissa ed è evidente che non sia convinto della mia risposta.
«Quindi la sua ostilità è dovuta a un celato amore nei miei confronti?»




Spinta da qualche opinione positiva (estatica, se proprio la vogliamo dire tutta!!!) che ho letto circa il romanzo in oggetto, mi sono appropinquata a selezionare questo romanzo tra le mie letture rilassanti del dopo cena. Il rapporto alunno/docente è sempre prodigo di fantasie licenziose e no, per di più nella mia mente sono impresse a fuoco vivo molte scene della nota trilogia di Gabriel, professore universitario, e Julia, sua studentessa, scritta da Sylvain Reinard, per cui mi sono lasciata influenzare. Il romanzo di Margherita Fray, Teach me, laciatemelo dire, non ha nulla in comune con questo.

L’ambientazione è un liceo americano. Lei è Morgan, una studentessa diligente, e lui è Cameron, il supplente di Letteratura inglese. La loro storia nasce in classe, durante le lezioni tenute dal professore, e i due protagonisti iniziano tra fulmini e saette perché a Morgan manca moltissimo la sua insegnante, colei che le ha fatto nascere l’amore per questa materia, quindi il suo atteggiamento è un ostinato odio, rancore e malumore. A suon di battute e provocazioni tra il professore e l’alunna nasce qualcosa che supera le barriere del rapporto convenzionale scolastico. La loro storia d’amore si consumerà fuori dalle mura della scuola, o durante attività extrascolastiche, in modo da mantenere una certa parvenza di serietà o per evitare di gridare allo scandalo mentre gli occhi svegli dei compagni di classe e dei docenti sono attenti e registrano le parole e i gesti di entrambi. Il Grande Fratello è in azione!!!

I protagonisti non mi hanno riscaldato il cuore come è successo ad altre lettrici: Morgan e le sue compagne sono diciottenni, in fase di crescita, con ormoni impazziti, badano più alla forma che al contenuto e forse in questo non riesco a cogliere la bellezza di questa età, che ho superato da qualche lustro. Quello che invece non mi piace è proprio Cameron. Il bel professore mi dà l’impressione di un Peter Pan, di un bambino cresciutello che ancora vaga alla ricerca della sua posizione nel mondo. Ha solo 26 anni e si sta avviando ad una carriera universitaria ma tutto questo, ai miei occhi, non è armonico. Vivendo poi a contatto con ragazzi più giovani, questo lo porta ad adagiarsi nella sua situazione. Da lodare è semmai l’incoraggiamento allo studio, alla passione per la lettura che compie Cameron che diventa simbolo di tutti quei ragazzi che soffrono di dislessia che non si lasciano scoraggiare. Su questo, concordo.

Il romanzo è di una semplicità pazzesca. Si leggono i pov dei due protagonisti, le loro aspirazioni, sentimenti, confronti, momenti di crescita e di delirio, scritti con un linguaggio altrettanto semplice. Le situazioni descritte a volte sono paradossali nel senso che se vissute nella vita reale, saremo al limite della denuncia. Questo è un romanzo senza pretese, che forse potrebbe aiutare i ragazzi ad avvicinarsi alla lettura perché istigati da un argomento stuzzicante. Per il resto non sarei tanto frettolosa di leggerlo.







Ho iniziato a leggere questo libro spinta soprattutto dalle critiche positive che leggevo ma anche per la trama.

I protagonisti di questo libro sono Cameron e Morgan e la loro particolarità sta nel fatto che sono una studentessa liceale ed il suo professore. Abbandonate però l'idea dei nostri cari e vecchi professori. Cameron è uno di quegli insegnanti che avremmo voluto nella nostra classe e al quale avremmo persino alzato sempre la mano per farci interrogare!
Morgan Williams è la tipica ragazza diciottenne che vive tra i primi amori adolescenziali e la scuola. La sua passione più grande è la letteratura inglese, un amore nato soprattutto grazie alla sua professoressa, Mrs Tutcher, e che la metterà a dura prova con i genitori che la vorrebbero avvocato.

I suoi guai iniziano in un giorno qualunque quando dalla porta della classe, al posto di Mrs. Tutcher, si presenta il professor Cameron Wilde, un ventiseienne alto, moro e con gli occhi azzurri.
Mentre tutte le altre ragazze della classe sospirano ad ogni sua parola, Morgan prega che la sua cara e molto più preparata prof torni quanto prima.
Iniziano così a battibeccare ad ogni occasione, soprattutto per quanto riguarda Shakespeare. Il loro rapporto va a trasformarsi col tempo e, alla fine, anche la tenace Morgan cade ai piedi del bel professore ed iniziano così una strana relazione nascosta, ma palese per tutta la scuola, e che si scontra coi loro vari ex fidanzati.

Quello che mi ha lasciato più stupefatta è stato il linguaggio sessuale alquanto esplicito di tutti i ragazzi che, essendo adolescenti non hanno filtri, ma anche dello stesso Cameron verso gli stessi studenti, ma in contrapposizione non vi sono scene di sesso descritte ma solo suggerite.

Per quanto riguarda i protagonisti, Cameron l'ho adorato in tutto e per tutto, riesce ad essere la persona più seria del mondo ma dopo poco anche la più scherzosa, probabilmente è proprio per le sue battute e i suoi modi di fare che questo libro mi è particolarmente piaciuto, al contrario di Morgan che invece l'ho trovata un po' troppo "bambina" in alcuni punti ma, nel corso della storia, il suo carattere muta molto e si vede che in qualche modo la presenza di Cameron la fa crescere. Alla fine anche lei riesce a strapparti qualche risata.

Per Margherita Fray questo è il primo libro edito e direi che ha iniziato davvero bene. La sua scrittura è molto lineare e la storia è strutturata così bene che anche quando non leggi, il pensiero rimane fisso sui personaggi.

L'unica cosa che mi è piaciuta meno è stata la velocità della trasformazione del loro rapporto in quanto avrei preferito qualche sconvolgimento in più.

Il finale mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca in quanto è molto aperto ma, da quanto ho potuto capire, la Fray ha intenzione di scrivere un continuo.

In sintesi mi è piaciuto molto e sicuramente leggerò altro di questa scrittrice esordiente.



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  1. Risposte
    1. Fammi sapere cosa ne pensi quando hai finito di leggerlo!! ;) Xania

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